Procedure per calcolare la distribuzione di frequenze univariata o bivariata

Determinare la distribuzione di frequenze univariata, bivariata o multivariata di determinate variabili, è una procedura quasi inevitabile nello studio di un dataset nell’analisi statistica. Questa procedura consiste nel contare quante unità statistiche assumono una determinata modalità, questo per ogni modalità.

Nel caso della distribuzione di frequenza univariata, si ha una sola variabile come oggetto di studio. In seguito, si deve comprendere il tipo di variabile, se qualitativa o quantitativa; infatti se ci si trova in quest’ultimo caso, conviene suddividere le realizzazioni della variabile in classi e creare una tabella nella quale si accosta ad ogni classe il numero di unità statistiche alla quale appartengono. Per ottenere l’ampiezza degli intervalli bisogna dividere dalla differenza tra il massimo e il minimo il numero di classi che si intende costruire. Nella programmazione, per costruire gli intervalli è necessario sapere il valore minimo assunto dalla lista dei dati e l’ampiezza di ogni intervallo. Infatti è necessario partire dal primo intervallo, chiedersi tramite un IF se l’unità considerata appartiene a quella determinata classe, e in caso di risposta negativa aumentare l’intervallo dell’ampiezza nota, farlo finché non si trova la classe a cui appartiene quell’unità e questo, tramite un ciclo, per ogni unità.

Nella distribuzione bivariata invece si hanno come oggetto di studio due variabili, pertanto è necessario avere una tabella a doppia entrata nella cui prima riga e prima colonna sono presenti le modalità delle rispettive variabili e, nelle celle interne, il numero di unità che appartengono a quella coppia di variabili. Anche qui è possibile, nel caso di variabili quantitative, utilizzare il metodo delle classi. In programmazione invece, è possibile capire per ogni unità in quale riga e colonna appartiene utilizzando un doppio ciclo in cui nel primo viene compreso a quale classe della prima variabile appartiene, e nel secondo a quale classe della seconda variabile appartiene.

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